Associazioni ed Enti del Terzo Settore: perché investire su un software gestionale
Pubblicato il 2025-04-11


Secondo quanto riportato sul portale della Regione Siciliana in data 21 gennaio 2025 le associazioni iscritte al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) ammontano a 9800.
Tuttavia, soltanto 1730 delle 2573 che sono trasmigrate e dovevano perciò provvedere a sistemare la propria posizione hanno consegnato una documentazione corretta e priva di errori.
Quanto reso noto è sintomo del cambiamento epocale che sta attraversando l'associazionismo, e non solo dal punto di vista normativo: l'introduzione delle tecnologie informatiche di ultima generazione sta semplificando molteplici operazioni, a fronte di una digitalizzazione che appare sempre di più a 360°.
In questo contesto, si rivela particolarmente interessante valutare di investire su un software gestionale per associazioni ed Enti del Terzo Settore. Parliamo di un programma concepito appositamente per queste realtà, in grado di offrire risposte concrete rispetto ai mutamenti in atto, complice una semplificazione dei vari processi amministrativi e organizzativi nonché di un'ottimizzazione del flusso di lavoro.
I cambiamenti della Riforma del Terzo Settore
L'attivazione del RUNTS è entrata in vigore a partire dal novembre del 2021, comportando modifiche degne di nota per quanto concerne statuto, atto costitutivo, redazione e invio dei bilanci, documentazione per il mantenimento dei vari requisiti.
Si tratta tuttavia di una traguardo che ha richiesto anni di riflessione e lavoro e che è frutto dell'attuale normativa in vigore per quanto concerne l'associazionismo: la cosiddetta Legge Delega 106/2016, quella che ha dato vita alla Riforma del Terzo Settore, seppur anticipata dalla pubblicazione delle “Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore”, avvenuta nel 2014.
I decreti per l’attuazione della Legge Delega 106/2016 sono stati attivati nel 2017. La novità maggiormente degna di nota è stata dapprima l'introduzione della categoria degli ETS (che sta per Ente Terzo Settore), a cui è stata aggiunta la creazione del RUNTS, a cui devono per forza iscriversi gli ETS.
In virtù della ricezione di buona parte di documentazione imperfetta, l'assessorato siciliano aveva richiesto a marzo 2024 di conferire i documenti mancanti, dando modo di adeguare la propria posizione nell'arco di 60 giorni.
L'ha fatto in risposta al sollecito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali verso tutte le regioni: la Sicilia non è dunque un caso isolato.
Avvalersi di un software ad hoc si rivela in modo migliore per rispettare i nuovi adempimenti previsti dalla riforma e semplificare molteplici altre operazioni. Ecco perché.
Perché investire in un software per Associazioni ed Enti del Terzo Settore
Il vantaggio più rilevante di investire in un software per associazioni ed Enti del Terzo Settore risiede proprio nella possibilità di conseguire informazioni precise e affidabili, a fronte di un’esattezza di gran lunga superiore a quella ottenuta tramite di programmi di matrice standard come Excel o Word.
Questa soluzione, infatti, permette di farsi trovare in regola nei confronti dello Stato, risultando semplice da utilizzare grazie a un'interfaccia user friendly e garantendo una personalizzazione a 360° rispetto ai tratti distintivi che caratterizzano il singolo ETS.
I dati possono essere consultati e aggiornati in tempo reale persino da parte di soci e volontari che non hanno un grado elevato di informatizzazione.