Partita IVA: come aprirla e a cosa serve. Guida per aprire la partita I.V.A. nel 2022


Pubblicato il 2022-02-01

Autore: Dott. Adriano Butera - Dottore Commercialista e Revisore Legale



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Partita IVA : come aprire la partita I.V.A. ?  a cosa serve la partita IVA? Tentiamo di darvi tutte le informazioni per capire a cosa serve, come richiederla e quanto costa.

Partita IVA : che cos'è?

Tutti coloro che vogliano aprire una attività o esercitare una attività autonoma come libero professionista sono tenuti a richiedere al momento di inizio dell'attivtà all'Agenzia delle Entrate il numero di Partita IVA con il quale potere operare professionalmente. La Partita IVA identifica univocamente la società o la persona che ne risulta titolare.

La partita I.V,A. è quindi un numero composto da 11 cifre che hanno la funzione di:

  • Le prime sette cifre, rappresentano il numero attribuito alla nuova attività da parte dell'Agenzia delle Entrate. (Ad esempio nella nostra partita IVA sono i numeri in grassetto 02707060840)
  • le successive tre cifre rappresentanto l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale il richiedente ha la sede/residenza al momento della richiesta di attribuzione. (Ad esempio nella nostra partita IVA sono i numeri in grassetto 02707060840 e rappresentano l'ufficio territoriale di Agrigento)
  • L'ultima cifra, è un numero che ha la funzione di controllo (un po' come avviene nell'ultima lettera del codice fiscale delle persone fisiche)

Partita IVA in Italia: quando è obbligatorio aprire la partita IVA?

La partita IVA è obbligatoria averla per tutte le imprese commerciali e agricole, i professionisti che vogliano operare in maniera autonoma, abituale e continuativa . Non sono tenuti ad avere la partita IVA le associazione e gli enti che non svolgano attività commerciali, i lavoratori dipendendi o i pensionati.

Partita IVA: come fare ad aprire la partita IVA?

Per  procedere all'apertura della partita IVA è necessario compilare il modello di inizio attività predisposto dall'agenzia delle entrate. Le imprese individuali e i lavoratori autonomi devono utilizzare il modello AA9/12. Ad esempio la prima pagina compilata del modello AA9/12 sarà così composta:

Le società e le associazione che svolgono attività commerciale dovranno utilizzare il modello AA7/10. Al momento dell'apertura della partita nel modello AA7/10 si indicherà inizialmente il codice fiscale del legale rappresentante. Ad esempio la prima pagina compilata del modello AA7/10 sarà così compilata

Il modello AA9/12 e AA7/10 deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di inizio attività:

  • in duplice esemplare direttamente (o tramite persona delegata) a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate
  • in unico esemplare mediante raccomandata, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite
  • in via telematica direttamente dal contribuente o tramite intermediario abilitato alla trasmissione telematica. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre i contribuenti tenuti all’iscrizione nel Registro delle imprese o nel Registro delle notizie economiche e amministrative (Rea) possono avvalersi della Comunicazione Unica per trasmettere i modelli AA9/12 o AA7/10.

I modelli possono essere presentati direttamente dal contribuente oppure attreverso l'ausilio di un intermediario abilitato. Vi consigliamo, vista la complessità della richiesta, di rivolgervi sempre ad un Dottore Commercialista.

Quanto costa aprire una partita IVA?

La procedura di apertura della partita è gratuita e di per se non comporta costi direttamente imputabili al fatto di averla aperta. E' ovvio che però si dovranno sostenere successivamente dei costi indirettamente imputabili al fatto di aver aperto la partita IVA. I costi che deriveranno dall'apertura della partita IVA differiranno in relazione al tipo di codice ATECO indicato in sede di apertura, alla forma societaria,ecc.

Facciamo qualche esempio:

Un professionista iscritto ad un ordine professionale, come può esserlo un avvocato o un architetto, che decide di aprire la partita IVA sarà tenuto alla predisposizione della dichiarazione dei redditi e all'iscrizione obbligatoria alla propria cassa di previdenza di appartenenza, il che comporterà il versamento di contributi previdenziali minimi (ad esempio gli Avvocati sono tenuti a corrispondere a Cassa Forense un contributo previdenziale minimo di 700,00 euro a prescindere dagli incassi) .

Un professionista non iscritto ad un ordine professionale, come può esserlo un consulente di marketing, che decide di aprire la partita IVA sarà tenuto alla predisposizione della dichiarazione dei redditi e all'iscrizione obbligatoria alla gestione separata INPS, il che comporterà il versamento di contributi previdenziali pari al 26,23% degli utili rilevati.

Chi vuole aprire un negozio di vendita al dettaglio come ditta individuale, sarà tenuto alla predisposizione della dichiarazione dei redditi (quindi dovrà sostenere il costo della consulenza professionale di un commercialista) ad iscriversi alla sezione Gestione Commercianti INPS e pagare un minimo di 3.500 € , pagare il contributo annuale alla camera di commercio (circa 75 € annui, ma l'importo varia da sede della camera di commercio dal numero di unità locali ecc).

Altri costi connessi possono essere i contributi INAIL per le attività soggette, costi amministrativi vari come il deposito dei bilanci per le società di capitali, ecc.

Tali esempi sono puramente generici ed esemplificativi.

Quante tasse si pagano con la partita I.V.A.?

Le imposte e tasse che dovrà pagare chi apre dipende dalla tipologia di forma di impresa che decide di costituire e dagli utili che produrrà. Chi decide di aprire la p. IVA come ditta individuale/ professionista potrà inizialmente decidere se aprire la partita I.V.A. con il regime forfettario o con il regime ordinario IRPEF. Coloro che scelgono il regime forfettario non potranno dedurre i costi ma pagheranno un'imposta sostitutiva agevolata del 5% per i primi 5 anni (ove ne ricorrano i presupposti) e del 15% negli anni successivi (per approfondire l'argomento Regime Forfettario" clicca qui). Coloro i quali sceglieranno il regime ordinario saranno tenuti a pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA) e l'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Con la legge di bilancio 2022 le ditte individuali sono state esonerate dall'imposta regionale sulle attività produttive (Irap).

Chi decide di aprire la partita IVA come società di persone sarà tenuto a pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA), l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e l'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) per trasparenza.

Chi decide di aprire la partita IVA come società di capitali sarà tenuto a pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA), l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) e l'IRES, tassa vidimazione libri sociali.

F.A.Q. sulla partita IVA

Da quanti numeri è composta la partita IVA?

La partita IVA è un numero composto da 11 cifre.

Se supero i 5000 euro di prestazione occasionale devo aprire partita IVA?

La prestazione occasionale è un tipo di lavoro autonomo con carattere non continuo ma episodico e non svolto con professionalità. L'occasionalità è il requisito fondamentale per configurare la prestazione di lavoro autonomo occasionale, il quale deve essere inferiore ai 30 giorni. Non esiste il limite dei 5.000 euro oltre il quale è obbligatorio aprire partita IVA. Il limite dei 5.000 € netti nella prestazione occasionale è da riferirsi unicamente all'iscrizione alla gestione separata INPS e al pagamento dei relativi contributi previdenziali.

L'obbligo di apertura della partita iva nasce nel momento in cui l'attività viene svolta con professionalità e non occasionalmente. Ad esempio un avvocato iscritto all'albo non potrebbe percepire compensi sotto forma di prestazione occasionale per attività attinente la propria professione.A prescindere dal fatto che abbia incassato meno di 5.000 €.

Quanto tempo ci vuole per ottenere il numero di P. I.V.A.?

Normalmente una volta trasmesso il modello di attribuzione partita IVA, nel giro di qualche ora, massimo 24 ore, il professionista incaricato riceve la ricevuta di trasmissione con allegato il certificato di partita iva.

Cosa significa PI o P.I.?

Spesso per indicare la partita IVA viene utilizzata l'abbreviazione/acronimo PI o P.I.

Come fare la verifica partita iva?

L'agenzia delle Entrate mette a disposizione un servizio che  verifica la partita Iva (clicca qui per accedervi) di un soggetto, se è correttamente registrata in Anagrafe tributaria, e a seguito di interrogazione

viene visualizzato un messaggio di risposta che riporta:

  • lo stato - attiva, sospesa (in caso di affitto d'azienda), cessata
  • la denominazione o il cognome e nome del titolare
  • la data di inizio attività e le eventuali date di sospensione/cessazione
  • l'informazione (eventuale) se la partita Iva è di un Gruppo Iva o di un partecipante a un Gruppo Iva

Pertanto grazie a questo servizio sarà possibile verificare la posizione IVA di un soggetto.

Che cos’è la P. IVA comunitaria o anche detta intracomunitaria?

Per partita IVA comunitaria si intende quel numero di partita IVA autorizzata a compiere operazioni commerciali con altri soggetti residenti negli stati membri dell’Unione Europea.

Per ottenere una partita IVA intracomunitaria occorre richiede l'iscrizione o al momento dell'apertura della partita IVA oppure effettuare la comunicazione di iscrizione dall'applicativo presente su fisconline "Comunicazione opzione archivio VIES" (acronimo di VAT Information Exchange System)

Per verificare se una partita IVA è una P. IVA comunitaria autorizzata ad operare nella comunità europea occorre inserire i dati nel sito di verifica VIES.

Come si apre una p.iva per una ditta individuale o un professionista?

Per aprire una p.iva per una ditta individuale o per un professionista occorre trasmettere il modello AA9/12.

Per scaricare il modello AA9/12 e le istruzioni di compilazione clicca qui

Come si apre una p.iva per società o una associazione?

Per aprire una p.iva per una società o una associazione occorre trasmettere il modello AA7/10 .

Per scaricare il modello AA9/12 e le istruzioni di compilazione clicca qui

(aggiornamento del 09/04/2022)


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