In arrivo il Reddito di cittadinanza: in Sicilia benefici per un cittadino su cinque
Scade il: A partire dal 01 marzo 2019
Pubblicato il 2019-01-27


Con il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 gennaio 2019 prende il via il Reddito di cittadinanza, misura di contrasto alla povertà,volta a favorire anche la promozione delle condizioni che rendono effettivo il diritto al lavoro e alla formazione. .
I beneficiari del Reddito di cittadinanza e i relativi requisiti reddituali e patrimoniali per accedere al beneficio prevedono il possesso di un ISEE inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementabile di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo; fermo rimanendo che i predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità.
Altre disposizioni riguardano la non disponibilità di autoveicoli, motoveicoli, navi e imbarcazioni da diporto. Viene inoltre prevista la compatibilità del Reddito di cittadinanza con la NASpI e con altre forme di sostegno al reddito.
Il beneficio sarà compreso tra i 480 e i 9.360 euro annui, in considerazione degli specifici parametri già indicati. Decorre dal mese successivo a quello della richiesta ed è riconosciuto, fermo rimanendo il possesso dei requisiti, per un periodo continuativo non superiore ai diciotto mesi.
Il Rdc verrà riconosciuto dall’INPS ed è erogato tramite la Carta Rdc. Ai suoi beneficiari sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.
Se le procedure di avvio seguiranno l'iter previsto sarà possibile presentare domanda a partire dal 01 marzo 2019 , per aver riconosciuto il primo accredito entro il 30 aprile 2019. In realtà, ancora non tutto è stato messo a punto (vedi l'adeguamento dei Centri per l'impiego e l'assunzione dei tutor "Navigator") quindi si ritiene ci possano essere dei piccoli ritardi nella tabella di marcia preventivatà.
Il beneficio del Reddito di Cittadinanza sarà collegato ad un processo di reinserimento nel mondo del lavoro di chi ne usufruirà.
Infatti viene introdotto un meccanismo volto a garantire l’inserimento o il reinserimento del beneficiario del Rdc nel mondo del lavoro, attraverso un percorso personalizzato che potrà riguardare attività al servizio della comunità, riqualificazione professionale, completamento degli studi, nonché altri impegni individuati dai servizi competenti finalizzati all’inclusione sociale e all’inserimento nel mercato del lavoro. In particolare, il beneficiario dovrà sottoscrivere il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale, partecipare alle specifiche iniziative formative previste e non potrà rifiutare le offerte di lavoro proposte dai Centri per l’impiego in base a specifici requisiti di distanza e di durata del periodo di disoccupazione.
Molto dure saranno le consuguenze per i furbetti, poichè si prevedono sanzioni nei casi in cui vengono forniti, con dolo, dati e notizie non rispondenti al vero nel corso della procedura di richiesta del Rdc. Le pene prevedono la reclusione da due a sei anni, oltre alla decadenza dal beneficio e al recupero di quanto indebitamente percepito, comunque disposti anche in assenza di dolo. In caso di dolo, il Rdc non potrà essere nuovamente richiesto, se non decorsi dieci anni dalla richiesta che ha dato luogo alla sanzione. Si prevede altresì la decadenza dal beneficio quando vengono meno alcune condizioni riguardanti gli adempimenti.
Infine sono stati introdotti incentivi per le imprese che assumono il beneficiario di RdC a tempo pieno e indeterminato, sotto forma di esoneri contributivi, nonché per i beneficiari che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione.
Secondo uquanto stimato dallo Svimez la ricaduta in Sicilia, in base alle risorse disponibili, sarà di circa 980 milioni. In sostanza sui circa 5 miliardi in arrivo per 1.283.400 nuclei familiari che nel Mezzogiorno hanno un Isee da 0 a 9.000 euro, quasi un quinto dell’importo arriverà ai siciliani. Che, sempre secondo quanto calcolato da Svimez, potrebbero essere quasi un milione di persone (uno ogni cinque residenti) visto che le famiglie potenzialmente interessate sono in tutto quasi 343mila, delle quali circa: 100.800 a Palermo; 80.300 a Catania; 33.400 a Messina; 33.400 a Ragusa; 27.900 ad Agrigento; 26.900 a Trapani; 24.800 a Siracusa; 21400 a Caltanissetta; 10500 a Enna.
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