Regime Fiscale Forfetario: come funziona, Pro e Contro


Pubblicato il 2021-11-05

Autore: Dott. Adriano Butera - Dottore Commercialista e Revisore Legale


Immagine articolo: Regime Fiscale Forfetario: come funziona, Pro e Contro

Condividi

Spazio disponibile

Che cos'è il Regime Forfetario per le partite iva?

Il regime fiscale Forfettario è un regime fiscale agevolato, destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni introdotto nell'ordinamento italiano attraverso la legge 190 2014 (Legge di Stabilità 2015) . Il nuovo regime Forfettario sostitui i vecchi "regime dei minimi" previsto dal decreto-legge n. 98-2011 (che prevede un tetto per i ricavi pari a 30mila euro e un'aliquota sostitutiva al 5%) ed il regime delle nuove iniziative produttive (con tetto pari a 30.987 euro e imposta sostitutiva al 10%).

Il Regime fiscale agevolato prevede una tassazione del 5% per i primi 5 anni di attività e del 15% per i successivi. La base imponibile è determinata in base a delle percentuali di imponibilità in base al settore di attività esercitato.(Per simulare il calcolo dell'imposta sostitutiva clicca qui)

La legge iniziale prevedeva limite dei ricavi differenziati in base ai settori di attività , adesso il limite dei ricavi è unicamente pari a 65.000 €

La legge di bilancio 2020 (da alcuni ribattezzata come Flat Tax) ha apportato alcune modifiche alla disciplina, introducendo, tra l’altro, un nuovo requisito di accesso, una nuova causa di esclusione e un sistema di premialità per incentivare l’utilizzo della fatturazione elettronica.

Quali sono i Requisiti di accesso al Regime Forfettario legge 190/2014 ?

Posso accedere al regime fiscale forfetario le persone fisiche con partita iva che nell’anno precedente hanno, contemporaneamente:

  1. conseguito ricavi o percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 65.000 euro (se si esercitano più attività, contraddistinte da codici Ateco differenti, occorre considerare la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività esercitate)
  2. sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto, comprese le somme erogate sotto forma di utili da partecipazione agli associati con apporto costituito da solo lavoro e quelle corrisposte per le prestazioni di lavoro rese dall’imprenditore o dai suoi familiari.

Anche chi inizia un’attività può accedere al regime forfetario, comunicando nella relativa dichiarazione ai fini Iva di presumere la sussistenza dei requisiti.

Quali sono le Cause di esclusione dal regime fiscale Forfettario ?

Non possono accedere al regime forfetario:

  • le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva o di regimi forfetari di determinazione del reddito
  • i non residenti, ad eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono in Italia almeno il 75% del reddito complessivamente realizzato
  • i soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi
  • gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari ovvero che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte individualmente
  • le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili a tali datori di lavoro, fatta eccezione per chi inizia una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni
  • coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30.000 euro, tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro dipendente nell’anno precedente sia cessato (sempre che in quello stesso anno non sia stato percepito un reddito di pensione o un reddito di lavoro dipendente derivante da un altro rapporto di lavoro).

Va specificato che il regime fiscale forfetario cessa di avere efficacia a partire dall’anno successivo a quello in cui viene meno anche uno solo dei requisiti di accesso ovvero si verifica una delle cause di esclusione.

Qual è la tassazione prevista nel Regime Forfetario?

I soggetti che applicano il regime forfetario determinano il reddito imponibile applicando, all’ammontare dei ricavi conseguiti o dei compensi percepiti, il coefficiente di redditività previsto per l’attività esercitata (allegato n. 2 - pdf alla legge n. 145/2018 cerca da qui il codice ateco relativo alla tua attività).

Dal reddito determinato forfetariamente si deducono i contributi previdenziali obbligatori, compresi quelli corrisposti per conto dei collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico ovvero, se non fiscalmente a carico, qualora il titolare non abbia esercitato il diritto di rivalsa sui collaboratori stessi; l’eventuale eccedenza è deducibile dal reddito complessivo.

Al reddito imponibile si applica un’unica imposta, nella misura del 15%, sostitutiva di quelle ordinariamente previste (imposte sui redditi, addizionali regionale e comunale, Irap).L’imposta sostitutiva è ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività in presenza di determinati requisiti

Nel caso di imprese familiari, l’imposta sostitutiva, applicata sul reddito al lordo dei compensi dovuti dal titolare al coniuge e ai suoi familiari, è dovuta dall’imprenditore.

Il reddito assoggettato al regime forfetario rileva sempre quando, per la spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefìci, anche di natura non tributaria, le norme fanno riferimento al possesso di requisiti reddituali.

Quali sono i "Pro" del  Regime forfettario?

- L’imposta sostitutiva è del 15% o ridotta al 5%

- Non si pagano imposte sui redditi, addizionali regionale e comunale, Irap

- Non si è soggetti agli ISA (ex Studi di Settore)

- Non si applica IVA

- Scritture contabili semplificate

- Non obbligati a Fatturazione elettronica ( anche se si paventa che per l'anno 2022 siano obbligati anche i "forfettari")

- Non sono sostituti di imposta e non pagano le ritenute di acconto

Quali sono i "Contro" del  Regime forfettario?

- Limite 65.000 euro di ricavi all'anno

- IVA indetraibilie

- Costi indeducibili

- Non si possono possedere partecipazioni societarie

Il regime fiscale Forfettario non è sempre vantaggioso perchè alle volte potrebbe essere condurre ad un pagamento di imposte più elevato rispetto al regime ordinario  . I casi sono diversi e vi facciamo alcuni esempi .

Un primo esempio è rappresentato dal fatto che il reddito viene determinato a prescindere dai costi sostenuti: un avvocato che ha guadagnato 30000 euro e ha sostenuto costi per € 15000.

Se in regime forfettario pagherà imposta sostitutiva pari a € 3.510 ( su un reddito di 23400€  ) . Anche il contributo soggettivo di cassa Forense sarà calcolato su 23400. In più non potrà avere detrazioni per figli a carico, detrazioni per ristrutturazione o spese mediche.

Se in regime ordinario l'irpef sarà calcolata su 15.000 € (Ricavi 30000 € meno 15000 € di costi). Pagherà circa 2900 euro senza contare che fruire delle detrazioni per figli a carico, detrazioni per ristrutturazione o spese mediche ecc. La cassa Forense verrà calcolata su 15000 € ( 1218 € di cassa forense in più rispetto al caso di avvocato in regime forfettario).

Un secondo esempio è rappresentato dalla detraibilità IVA : Un ristoratore in fase iniziale di start up dovrà provvedere all'acquisto di molte attrezzature e arredi dovendo pagare IVA al 22%. Su 20.000 euro di beni strumentali sosterrà un esposo IVA di 4.400 € . Se applicasse il regime forfettario non potrebbe recuperare l'IVA , mentre con il regime ordinario andrebbe probabilmente a credito di IVA (anchè perchè la somministrazione sconta il 10% di IVA).

Quindi il regime forfettario è un ottimo regime fiscale ma che comunque la sua applicazione necessita sempre di una approfondita pianificazione fiscale.

Qual è la dicitura da mettere in Fattura per il Regime Forfettario per chi sceglie la fattura cartacea?

La dicitura da apporre alla fattura *Operazione effettuata ai sensi dell’art. 1, c. da 54 a 89, della Legge n. 190/2014 così come modificato dalla Legge n. 208/2015 e s.m.i . Si richiede la non applicazione della ritenuta alla fonte a titolo d’acconto ai sensi dell’art. 1 comma 67 della Legge n.190/2014" 

Il regime forfetario da la possibilità di scegliere se utilizzare la fattura cartacea o la fattura elettronica.

Nel caso di fattura cartacea si dovrà indicare la dicitura "Come previsto dal Provv. Agenzia delle Entrate del 30/04/2018 la fattura verrà trasmessa per opzione solamente in formato analogico". Occorrerà applicare una marca da bollo da 2,00 euro per importi superiori a 77,47€ con data antecedente a corrispondente alla data fattura.

Qual è il codice Natura operazione da mettere in Fattura per il Regime Forfettario per chi sceglie la fattura elettronica?

Nel caso di fattura elettronica il soggetto in regime forfettario dovrà indicare invece il Codice Natura operazione " N2.2 " e applicare il bollo virtuale.

Quanto si può fatturare con regime forfettario?

Il regime forfetario prevede che permanere nel regime il titolare della partita iva non abbia incassi superiori a 65.000. Sottileneamo che si tratta di incassi poichè per la valutazione del limite vale il principio di cassa e non l'importo fatturato nell'anno.

Regime forfettario 2022: è obbligatoria la fatturazione elettronica?

I soggetti che applicano il regime forfettario fino al 31/12/2021 non sono obbligati ad utilizzare il sistema di fatturazione elettronica. Chi utilizza la fattura elettronica però può godere di un regime premiale che riduce i termini di accertamento di un anno. Ma dal 2022 sarà obbligatorio emettere fattura elettronica per un professionista/ ditta individuale in regime fiscale forfetario? Ad oggi (08/12/2021), forte del benestare dato dalla commissione europea, il governo italiano non ha ancora deciso per l'obbigatorietà di fatturazione elettronica per i forfettari, pertanto la risposta è: la fatturazione elettronica non è obbligatoria per i forfetari nel 2022.

Cosa succede se un forfettario supera il limite di 65.000€?

La partita IVA che nell'anno fiscale in corso  supera il limite di incassi di 65.000 €, per l'anno in questione non perderà i vantaggi del regime forfetario e potrà applicare l'aliquota del 5% o del 15% anche se ha incassato ad esempio 200.000€ . Dall'anno successivo allo sforamento del limite, il contribuente dovrà applicare il regime ordinario IVA e sarà soggetto agli ISA.

Quale valore ISEE indicare in caso di impresa o professionista in regime forfettario?

Nel quadro FC2 della DSU va inserito il valore patrimoniale delle ditte individuali. Nel caso di ditte individuali e lavoratori autonomi  in regime forfettario però l’INPS non chiarisce chiaramente come procedere con il calcolo. Pertanto si procederà al calcolo del patrimonio netto dell'attività con la seguente formula Somma delle rimanenze finali + Costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili – Quote di ammortamento relative al complesso dei beni materiali ammortizzabili + Beni immateriali ammortizzabili, disponibilità liquide, altre attività e passività, ma tale calcolo non sarà agevole in quanto non vengono rilevate ne rimanenze ne cespiti . Quindi l'unico dato facilmente desumibile sarà determinato dal saldo di c/c dell'impresa con riferimento al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.

(ultimo aggiornamento 16/01/2022)

Se sei alla ricerca di un Dottore Commercialista che possa assisterti in Sicilia nella gestione della tua attività professionale e che ti tenga sempre aggiornato sulle opportunità per la tua impresa o professione invia una mail a incentivisicilia@gmail.com


Vuoi rimanere sempre aggiornato? clicca "mi piace" sulla nostra pagina Facebook



Vuoi maggiori info? Contattaci subito!