Malattia Professionale, Cos’è e Cosa


Pubblicato il 2021-06-14


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La malattia professionale, o “tecnopatia”, è una patologia che si sviluppa lentamente e progressivamente, causata da fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro o associati a un’attività lavorativa. Questa definizione, stabilita dall’INAIL, la distingue dall’infortunio sul lavoro, causato da un evento traumatico concentrato nel tempo, e dalla comune malattia, che ha invece cause slegate dall’attività professionale.

Una tecnopatia potrebbe essere dovuta a cattive condizioni igieniche sul luogo di lavoro, a scarsa manutenzione o sicurezza degli impianti, a ritmi troppo elevati o attività usuranti. Quelle più comuni spaziano da tendinite, tunnel carpale ed ernia del disco a ipoacusia, asma e varie neuropatie.

Se si sospetta di soffrire di una malattia di questo tipo la cosa migliore è rivolgersi a uno specialista in medicina legale, e consultare un Caf o Patronato per assistenza gratuita.

Malattia professionale, diagnosi e denuncia

Dato che si sviluppa lentamente nel tempo, è difficile diagnosticare tempestivamente una malattia professionale o individuarne immediatamente le cause. Una volta però che un medico ha stabilito la presenza di una tecnopatia, vanno consultate le tabelle delle malattie professionali stilate dall’INAIL.

Ne esistono due, una per l’industria e una per l’agricoltura. Se una patologia è registrata in quegli elenchi (malattia tabellata) la causa professionale viene data per certa. Nel caso invece di una patologia non presente nelle tabelle (malattia non tabellata) è compito del lavoratore dimostrare di averla contratta per motivi legati alla sua attività.

La tecnopatia va quindi denunciata. L’ammalato (o, se non è in condizione di farlo, un familiare o un medico) deve segnalare la patologia, entro 15 giorni dalla sua manifestazione e allegando un esauriente certificato medico, al datore di lavoro, che ha 5 giorni per effettuare la denuncia alla sede INAIL competente per il suo territorio, anche per via telematica, pena pesanti sanzioni.

In caso di inadempienza del datore di lavoro, o se il rapporto di lavoro fosse terminato, il lavoratore può effettuare direttamente denuncia all’INAIL.

Indennizzo: chi e quanto paga?

Una volta ricevuta la segnalazione, l’INAIL si attiverà per determinare l’effettiva presenza e natura della malattia professionale. In caso di esito negativo dell’indagine, il lavoratore ha 3 anni per presentare ricorso. In caso di esito positivo inizierà invece a ricevere un indennizzo economico.

Il datore di lavoro dovrà corrispondergli il 100% della retribuzione per la giornata in cui si è manifestata la tecnopatia, se ha provocato assenza dal lavoro, e il 60% della retribuzione per i 3 giorni successivi. A quel punto subentrerà l’Inail, che dal 4° al 90° giorno successivi al manifestarsi della malattia gli verserà il 60% della retribuzione, cifra che salirà al 75% dal 91° giorno fino alla guarigione clinica.


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