Solo in Sicilia: Fino a 400.000 a progetto per valorizzare le zone ad alto valore naturalistico ed ambientale
Scade il: 30 Giugno 2018
Pubblicato il 2018-01-05
Pubblicato giorno 2 gennaio 2018 il bando del PSR Sicilia relativo all’operazione 4.4.c dal titolo “Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità” e che mira al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea.
Per il bando è prevista una dotazione finanziaria di €15.000.000,00 e si applica nelle superfici di aziende agricole localizzate nei seguenti ambiti di territorio regionale:
- Aree Natura 2000, di cui alle Direttive 92/43/CEE “Habitat” (SIC) e 2009/147/CE “Uccelli” (ZPS);
- Parchi e Riserve regionali;
- Corridoi ecologici individuati nella cartografia allegata al Decreto del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente
- Aree contigue ai corridoi ecologici, tutelate dalla norma nazionale in materia di paesaggio
- Aree a rischio erosione (Carta Regionale dell'erosione reale);
- Aree sensibili alla desertificazione (Carta della sensibilità alla desertificazione in Sicilia);
- Zone ad alta vulnerabilità ,Aree sensibili, individuate come sensibili dal Piano Regionale di tutela delle Acque e Aree limitrofe ai corpi idrici.
Possono presentare domanda:
- agricoltori singoli e associati;
- associazioni temporanee di scopo, ATS, costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o associazioni ambientaliste, in qualità di enti gestori, riconosciute;
- altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.
Gli ambiti di Intervento sono due.
Il primo è “Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio” e prevede che siano amessi a finanziamento:
- investimenti di recupero, creazione e ripristino di biotopi, habitat naturali e naturalistici terrestri, acquatici e ripariali mediante interventi di rinaturalizzazione e antierosivi.
- investimenti finalizzati alla sosta della fauna stanziale e migratoria, creazione di siti di nidificazione della fauna selvatica, formazioni vegetaliripariali autoctone.
- strutture funzionali alla diffusione della fauna selvatica come manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate ed invertebrate o passaggi sicuri per la fauna In tutte le superfici aziendali
- investimenti di ingegneria naturalistica, necessari per motivi ambientali
- creazione di boschetti, macchia mediterranea
- impianto di fasce di vegetazione, comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati finalizzate alla conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità
- conservazione di alberi isolati o in filare
- ripristino di zone umide, bivieri, laghetti e stagni
Il secondo ambito di intervento è “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità” che prevede investimenti per realizzare dei percorsi didattico-naturalistici attraverso la costruzione o il ripristino di sentieri, stazioni informative, segnaletica e cartellonistica, punti di approvvigionamento di acqua e di luoghi di sosta per i fruitori, punti di osservazione di specie animali e vegetali (bird watching)
La valutazione e la selezione delle domande di sostegno avverrà attraverso i seguenti criteri:
- Obiettivi che potranno essere raggiunti e loro valenza ambientale (Max 60 punti)
- Criteri territoriali (Max 30)
- Progetti presentati da “azioni collettive” ed ai progetti integrati con la misura 10 operazione 10.1.5 (Max 10 )
Il punteggio minimo di ammissibilità è di 30 punti ed è necessario soddisfare almeno 2 criteri ai fini del calcolo della soglia minima
L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute. Gli agricoltori singoli potranno presentare un progetto che preveda una spesa massima di 150 mila euro, mentre per gli agricoltori in forma associata il progetto non potrà prevedere una spesa superiore a 250 mila euro. Per le ATS, invece, il limite di investimento è di 400 mila euro.
Le domande potranno presentate a partire dal 31 gennaio 2018 e sino al 30 giugno 2018.
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