Arriva l'agevolazione Transizione 5.0: fino al 45% di credito di imposta per investimenti green, compresi pannelli fotovoltaici


Scade il: Ad esaurimento fondi


Pubblicato il 2024-03-09

Autore: Dott. Adriano Butera - Dottore Commercialista e Revisore Legale


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Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 02/03/2024 n. 52, serie generale, del Dl n. 19/2024 e delle disposizioni attuative del Pnrr in esso contenute, viene dato il via libera anche al nuovo credito d’imposta per gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 in relazione al “Piano transizione 5.0”.

Con il Piano Transizione 5.0 viene riconosciuto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell'ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici, un credito d'imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati.
Le aziende che potranno usufruire sono tutte le aziende, senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale.

Piano transizione 5.0: quali sono le spese ammissibili?

Il credito d'imposta è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a patto che le innovazioni realizzate comportino una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva di almeno il 3%, che sale al 5% se calcolata sul processo programmato per l’investimento. In particolare, sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e strumentali nuovi indicati nell’allegato A e nell’allegato B alla legge n. 232/2016.

La riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.

Nell'ambito dei  progetti  di  innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici nelle misure sono inoltre agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi ,  strumentali all'esercizio d'impresa, finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti  rinnovabili destinata all'autoconsumo come ad esempio i panelli fotovoltaici,ad eccezione delle biomasse, compresi gli  impianti per lo stoccaggio dell'energia prodotta.

Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici, l’incentivo è limitato ai soli impianti

a) moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell'Unione europea con un'efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5 per cento;

b) moduli fotovoltaici con celle, prodotti negli Stati membri dell'Unione europea con un'efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5 per cento;

c) moduli prodotti negli Stati membri dell'Unione europea composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell'Unione europea con un'efficienza di cella almeno pari al 24,0 per cento.
 

È prevista una maggiorazione rispettivamente del 120% e 140% della base di calcolo su cui calcolare il credito di imposta per gli impianti che includono i pannelli a maggiore efficienza previsti alle lettere b) e c)

Il credito di imposta spetta anche per “Spese per la formazione del personale”, per l’acquisizione o il consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% degli investimenti effettuati sino ad un massimo di 300.000,00 euro.

Si ricorda che le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni di legge, ovvero la seguente dicitura: "Beni agevolabili ai sensi dell'articolo 38 del D.L. 19/2024 del 02/03/2024 e successive modifiche”

Secondo quanto disposto, il credito d'imposta "Transizione 5.0"  dovrà essere utilizzato in compensazione entro il 31 dicembre 2025. Oltre tale data il credito che non è stato ancora utilizzato potrà essere è riportato alle annualità successive utilizzandolo in cinque quote annuali di pari importo.

Quindi entro il 31/12/2025 il credito d’imposta transizione 5.0 potrà essere utilizzato anche in un’unica soluzione, non essendo previsti particolari vincoli come invece nel caso della suddivisione triennale degli importi relativi al Credito investimenti 4.0 ex L. 178/2020 .

Piano Transizione 5.0: a quanto ammontano le agevolazioni?

Per l’investimento che comporti una riduzione non inferiore al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale o, in alternativa, una riduzione non inferiore al 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, sono previste le seguenti aliquote su cui calcolare il credito di imposta:

  • 35% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Le aliquote del credito d’imposta, laddove l’investimento consegua una riduzione superiore al 6% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale o, in alternativa, di riduzione superiore al 10% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, sono:

  • 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 10% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Nel caso in cui l’investimento consegua una riduzione superiore al 10% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale o, in alternativa, di riduzione superiore al 15% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento, le aliquote diventano:

  • 45% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 25% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
  • 15% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Determinante quindi per poter fruire del nuovo credito di imposta è il calcolo del risparmio energetico che si possa conseguire attraverso i nuovi investimenti.

Credito imposta Transizione 5.0: Come richiedere le agevolazioni?

Per calcolare la riduzione dei consumi occorre:

  • riproporzionare i conteggi su base annuale
  • fare riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello in cui si effettuano gli investimenti
  • il risparmio sui consumi deve essere “al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico”.

Anche le nuove imprese però potranno godere del nuovo incentivo. Infatti per esse il calcolo del risparmio energetico conseguito va calcolato rispetto ai consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario simile.

Pertanto il tax credit sarà subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente, il cui costo rientra tra le spese ammisibili, che attestino:

  • ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti;
  • ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante

Per le piccole e medie imprese,le  spese  sostenute  per adempiere a tale obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d'imposta per un importo massimo a 10.000 euro.

Per usufruire del nuovo credito di imposta, a differenza di quanto fosse previsto per i  crediti di imposta 4.0, le imprese devono presentare, in via telematicauna richiesta tramite il Gestore dei Servizi Energetici s.p.a (GSE), la documentazione (certificazioni) unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso.

In base a tali comunicazione il GSE comunicherà l'ammissibilità del progetto ed il credito d’imposta utilizzabile, nel limite massimo di quello prenotato.

L’impresa comunica il completamento dell’investimento e tale comunicazione deve essere corredata, a pena di decadenza, dalla certificazione ex post.

Per fruire delle agevolazioni prevista dal piano Transizione 5.0 le imprese dovranno far predisporre ad un revisore legale dei conti una certificazione delle spese sostenute, la cui spesa risulterà agevolabile per un importo massimo di 5.000€.

Il credito d’imposta, ne cedibile ne imponibile, potrà essere utilizzato soltanto in compensazione tramite modello F24 presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, cinque giorni dopo l'avvenuta comunicazione dell'ammissibilità da parte del GSE.

Per essere assistiti nella prenotazione dei crediti d'imposta previsiti dal Piano Transizione 5.0 e per ottenere la certificazione delle spese da parte di un revisore legale inviaci una mail a incentivisicilia@gmail.com.


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